15-12-2016 Udienza con Papa Francesco

Cari Amici,
siamo sul treno, stiamo ritornando a casa …

Le emozioni che abbiamo vissuto oggi sono così intense e così ancora vive dentro di noi che non possiamo non condividerle subito con voi!
Oggi a Roma era una bellissima giornata e Piazza San Pietro era ancora più bella ed accogliente del solito! Dopo aver aspettato un’oretta in coda, effettuati i dovuti controlli, siamo finalmente entrati in Sala Nervi, una sala immensa dove, anche se era ancora molto presto, si respirava già un’aria speciale. Erano quasi le nove, l’arrivo del Papa era previsto per le 10.30 e noi eravamo riusciti a trovare posto vicino al corridoio centrale, chissà il Papa da che parte sarebbe arrivato! Con noi, a rappresentare tutta l’Associazione, c’era la nostra carissima e preziosa Amica Cristina: non ci sembrava vero essere lì … e proprio mentre ci stavamo scambiando queste sensazioni ci siamo sentiti chiamare per nome: era il Dr Dionisi che senza sapere dove fossimo si era per caso diretto verso di noi … il Dr Martinelli stava arrivando e poco lontana da noi c’era anche la Dr.ssa Sara Boenzi … ma allora, cari Amici la “nostra” squadra era proprio al completo … sarà stato proprio un caso???

Il tempo passava, il Papa non arrivava e l’attesa era grande. Ci avevano confermato che sarebbe entrato dal fondo della sala, eravamo proprio nel posto giusto e, finalmente, ecco aprirsi le tende. Con un passo spedito e un sorriso bellissimo cercava con gli occhi i bambini, li abbracciava, li ascoltava, li accarezzava, prendeva i loro disegni o le loro lettere … oggi, come sempre, il Papa ha dedicato tantissimo tempo ai saluti ed alle singole persone ed il fatto di averlo potuto ascoltare, vedere da vicino e quasi sfiorare ci ha fatto sentire tutti fratelli e ha reso il nostro cuore più leggero, il suo passaggio ci ha trasmesso “pace”.

Dopo essere stato accolto da un bellissimo discorso della Presidente del Bambin Gesù Mirella Enoc, una persona molto determinata, orgogliosa del suo ruolo e desiderosa di fare sempre di più per l’Ospedale, ci sono state 4 testimonianze molto toccanti: hanno infatti parlato una infermiera, un ausiliario, un ragazzo appena laureato in medicina che presto lavorerà al Bambin Gesù ed una giovane che, dopo aver lottato per anni con una malattia molto grave, in seguito a molte complicazioni, ha perso completamente la vista. Il buio che ora ha davanti a lei non ha però contagiato il suo cuore e non le ha fatto perdere la speranza … sarà presto un medico.
Il Papa ha avuto una risposta quasi per tutti … quasi perchè ha detto che certe domande non hanno risposte, nessuno sa perchè un bambino soffre ma noi non dobbiamo mai perdere la certezza che Dio ci ama: anche il figlio di Dio ha sofferto, e Lui non ha potuto impedirlo … Con parole semplici e molto chiare, come solo lui sa fare, ha lodato il difficile e pesante lavoro degli infermieri, che spesso conoscono i bambini più dei medici perchè vivono a stretto contatto con loro ma ha elogiato anche tutti quei medici che hanno veramente a cuore la salute dei bambini, che non si lasciano corrompere e che, anche alla fine di una giornata faticosa, non si stancano mai di portare avanti il loro lavoro con serietà e dedizione. Lo stipendio più bello per un medico è quello di veder guarito un bambino e ciò vale anche più di tre tredicesime! Tutti dobbiamo imparare dai bambini: come può una persona, dopo aver guardato un bambino, comportarsi in un modo scorretto e poco onesto? La gratitudine e l’amore per le piccole cose devono ritornare a fare parte della nostra vita e ad ogni cosa si deve dare il giusto peso.
Il tempo è passato in fretta e Papa Francesco, raccontando alcune sue esperienze di vita, ha saputo trasmetterci tutti questi concetti e molti altri con fermezza ma anche tanta dolcezza.

Noi non possiamo che dire grazie a Dio per la bellissima esperienza che abbiamo vissuto: torniamo a casa con il cuore pieno di tante emozioni che non dimenticheremo mai e che, ne siamo sicuri, ci aiuteranno a superare le difficoltà ed i problemi che incontreremo sulla nostra strada.
A tutti un abbraccio grande ed un sincero grazie per averci accompagnato con tanto affetto e un piccolo ricordo della giornata.
Paola e Massimo