Incontro con Bergomi Scuola Eupilio

Il 20 maggio 2008 presso la Scuola Media di Eupilio Beppe Bergomi ha partecipato ad un incontro con i ragazzi per testimoniare l’impegno degli sportivi professionisti nella solidarietà … e per festeggiare il 16° scudetto!; è stata anche l’occasione per ricordare la grande passione per l’Inter di Davide e per invitare Beppe e tutti i “Bindun” alla Camminata del 2 Giugno.

Ringraziamo la Scuola Media di Eupilio per l’invito a questo importante momento, che continua a mantenere vivo il ricordo di Davide nella “Sua” scuola.

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Messaggi dei compagni: Luca Trombetta

Davide è sempre stato un grande amico ed un buon compagno, capace di divertire, perfino nei momenti più difficili, con quel suo sorriso contagioso.

E’ sempre stato pronto ad aiutare, anche quando avremmo dovuto essere noi ad aiutare lui. Nonostante i suoi problemi si impegnava moltissimo a scuola e riusciva a fare tutto quello che facevano gli altri mettendoci il doppio dell’ impegno, tanto che a volte la sua malattia sembrava non esserci.

Secondo lui la vita può essere definita come “un dono che ci viene dato da Dio e noi dobbiamo viverla fino in fondo e al meglio”. Per questo non bisogna fermarsi di fronte ai problemi quotidiani, ma bisogna affrontarli con serenità. E nemmeno bisogna pensare che una persona non sia qui con noi solo perché è morta: basta ricordarla tutti i giorni per farla vivere, infatti la vita ci è data anche dagli altri.

Ciao Davide!

Messaggi dei compagni: Luca Perticaro

8 anni fa, nella Scuola Elementare di Proserpio, ho incontrato DAVIDE, una persona dalle mille risorse!!!

Con DAVIDE ho passato i migliori anni della mia vita e momenti indimenticabili. Io e lui potevamo definirci “fratelli” perché ognuno aiutava l’altro nei momenti più difficili e abbiamo litigato raramente!!!

Quando eravamo alle elementari facevamo la gara a chi prendeva i voti migliori e vinceva sempre lui, nonostante le numerose fatiche che doveva fare.

Arrivati alle medie mi ricordo che DAVIDE, nonostante i rimproveri dei professori, mi suggeriva nelle interrogazioni quando ero interrogato ed io lo ricambiavo!!!

Lui per me era un esempio da seguire ed anche adesso che lui non c’è riesco a percepire i suoi consigli e a metterli in atto. Grazie a lui adesso sono in prima superiore e sto avendo ottimi risultati.

Io non ho mai sentito nessuna persona lamentarsi di DAVIDE; si poteva definire un pezzo di pane pronto ad aiutare tutti. Penso che, come ha lasciato in me ricordi fantastici e numerosi “trucchi” per la vita, li ha lasciati anche a tutti quelli che lo conoscevano.

Nei mesi di assenza di DAVIDE io ho pregato molto per lui e sto pregando tutt’ora.

Adesso DAVIDE è su in cielo che ci guarda e ci dice di impegnarci fino in fondo, questo messaggio l’ ho colto in pieno ed ogni giorno seguo i suoi consigli!!!

Questa lettera mi dà modo di far capire a chi legge che DAVIDE, anche se non sembra, ci osserva e vuole che il suo ricordo ci lasci la chiave della vita!!!

Messaggi dei compagni: Caterina Fontana

Mi piace ricordare Davide in modo semplice perché così era e sempre rimarrà.

Lo ricordo a scuola, alle elementari: una classe piccola dove si conosceva tutto di tutti, una classe “speciale” per la presenza di Davide.

Lo ricordo all’ intervallo, quando giocavamo a nascondino o a rincorrerci per tutto il prato: Davide giocava con tutti, senza badare all’età o ad altro. Per lui è sempre stato facile fare amicizia: bastava essere naturali e spontanei.

Lo ricordo poi durante le lezioni alla scuola elementare, nelle interrogazioni di storia o di geografia: lui sapeva sempre tutto e non si stancava mai di studiare. Ha sempre dato il meglio di sé.

Tutti nella scuola eravamo (e siamo rimasti) suoi amici: era disposto ad aiutarci e noi cercavamo di fare altrettanto.

Anche al di fuori della scuola, Davide è sempre stato amico di tutti. Ci invitava alle sue feste di compleanno ed era felice se anche noi lo eravamo.

Mi preoccupavo quando mancava da scuola e a casa mi chiedevo cosa gli fosse successo ma sapevo che era la sua malattia che lo costringeva ad assentarsi. Per fortuna dopo tornava e mi rispuntava il sorriso perché anche lui sorrideva e se gli chiedevi come stava lui rispondeva sempre “Tutto bene, grazie”. Cercava sempre di essere forte per sconfiggere la sua malattia.

Anche negli ultimi mesi di scuola media ho capito che Davide ha sempre lottato contro quel male con tutte le sue forze e con tutta la sua volontà.

Anche quando era chiaro che non poteva affrontare una situazione o semplicemente un esercizio nell’ora di educazione fisica lui tentava sempre, ci provava e non si arrendeva fino a quando qualcuno lo fermava.

Persino in classe Davide dava il massimo in ogni materia, anche in quelle che gli piacevano meno. Mi ricordo le verifiche orali di geografia in cui Davide esponeva tutto l’argomento con la massima precisione e quindi prendeva sempre un bel voto.

Davide sei una persona speciale e lo rimarrai per sempre, ti ricorderò come mio amico e ti custodirò nel mio cuore insieme ai tuoi insegnamenti sulla forza di vivere e di lottare per il bene e per la vita.

Messaggi dei compagni: Matteo Anzani

Davide è stato per me un amico particolare, diverso dagli altri. L’ho conosciuto durante il primo anno scolastico delle medie. Mi sono accorto che aveva problemi di salute, ma ho avuto subito voglia di conoscerlo e mi sono reso conto che era un ragazzo timido, ma anche solare, divertente, educato, con tanta voglia di conoscere i suoi nuovi compagni ed era anche molto curioso di apprendere nuovi concetti su tutti gli argomenti trattati in classe. Mi è apparsa subito evidente la sua passione per la geografia , visto che aveva tanta voglia di conoscere i luoghi dove io ero stato.

Gli piaceva molto anche giocare, ma il calcio e il basket per lui erano molto faticosi ed allora passavamo a giochi più tranquilli.

Ho saputo della malattia dalla sua mamma , un pomeriggio in cui ero da lui, ma in un momento in cui era assente.

Non avevo capita la gravità della situazione perché anche quando lui iniziava a stare male faceva di tutto per mascherare la sua sofferenza.

Anche quando non siamo più stati in classe insieme lo cercavo per parlargli durante l’intervallo.

Davide ha pensato a me lasciandomi i suoi libri e le sue carte geografiche degli stati.

Ho molto apprezzato il suo gesto.

Mi manca molto.

Matteo Anzani

Messaggi dei prof: Elisabetta Sacchi

Voce segreta di una notte

La sera, quando cala il sipario su ogni nostro giorno

mi sembra che il cielo si faccia girandola di stelle

per disegnare ogni volta il tuo sorriso,

la tua voce fa un altro giro nel labirinto della memoria

e poi…silenzio.

Allora la potenza del ricordo

diventa veicolo di fiducia e speranza

e, come una nota danzante, sfiora il mio sonno

augurandomi la buona notte.

Prof. Elisabetta Sacchi

Messaggi dei prof: Fanny Galbiati

Caro Davide,

ieri ho avuto l’occasione di ascoltare la tua mamma che parlava ai ragazzi di terza media e raccontava di te con una notevole forza d’animo. Dalle sue parole traspariva una grande serenità che, sono sicura, tu la stai aiutando ad avere.

Mi piace immaginarti mentre giochi a calcio con gli angioletti nei “campi del cielo” e pensarti con il viso radioso mentre realizzi un goal. Si, perché tu hai sempre avuto il sorriso stampato sul volto e degli occhi così espressivi che bastavano da soli a far capire il tuo stato d’animo.

Ci sono tanti momenti nella vita scolastica che mi fanno pensare a te. Quando chiedo agli alunni di fare mentalmente un calcolo, tu sei lì con la tua manina alzata che ti guardi in giro per vedere se sei stato il primo. Quando scopri di essere l’unico i tuoi occhi brillano di gioia e le tue risposte arrivano puntualmente esatte.

In questi giorni sto spiegando ai ragazzi di terza media i teoremi di Euclide. Ti ricordi quando l’anno scorso ti sei fatto interrogare e per arrivare al tuo traguardo più ambito ti eri imparato a memoria tutta la dimostrazione dei teoremi, e che felicità quando alla tua domanda: “Cosa ho preso?” ti sei sentito rispondere: “Ottimo, hai saputo tutto!”? Del resto tu studiavi molto e quindi eri sempre pronto a farti interrogare per evitare a qualche tuo compagno “non preparato” di prendersi un’insufficienza.

Mi mancano molto le nostre discussioni “calcistiche”. Questo anno con tutte le vittorie che la tua Inter sta accumulando ti saresti rifatto su di me e sui “trascorsi” vittoriosi della Juve. Non è che da lassù ci stai mettendo uno zampino per far realizzare qualche goal alla tua squadra? Mi sembra di sentire la tua vocina squillante mentre fai la radiocronaca delle partite dell’Inter e l’urlo di gioia che lanci tutte le volte che vince.

Da quando in terza media hai avuto problemi di vista sei sempre stato nelle mie preghiere e ancora adesso non passa giorno che non mi ricordi di te. Ora però Davide sono io che ho bisogno del tuo aiuto perché possa continuare a fare bene il mio lavoro come tu hai sempre fatto il tuo.

Davide caro, tu puoi essere soddisfatto perché nella tua pur breve vita hai saputo farti voler bene da tutte le persone che hanno avuto la fortuna di conoscerti, che ti porteranno sempre nel loro cuore e parleranno di te ad altri, che a loro volta impareranno a conoscerti e a volerti bene e così tu continuerai ad essere vivo accanto a noi.

Ciao Davide