La Storia di Simone

 

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E’ difficile riassumere in una pagina la storia di questi tre bambini, forse non basterebbe un libro intero per raccontare come la vita li abbia subito messi alla prova e come abbiano dovuto lottare, già appena nati, per restare in vita.

Questa è la nostra storia, una storia che, nonostante tutto, non cambieremmo con nessuno, perché le gioie che hanno accompagnato il nostro cammino in mezzo a tanto dolore, sono e saranno sempre impagabili ed hanno dato un senso alla nostra vita ed al nostro matrimonio.

 

 

Davide,

con la sua semplicità,

si identificava con la quercia: aveva dei valori profondi

come le radici di questa pianta,

e questo gli dava

tanta forza e saggezza.

 

 

Simone nacque il 15.10.1996, quando Davide aveva quasi tre anni.

Scoprimmo subito che anche Lui era malato come i suoi fratellini ma non solo, aveva anche la schisi del palato molle, una cosa da niente, dicevano i medici, risolvibile con un semplice intervento che fissammo a Parigi nell’ ospedale del Prof. Saudubray, il massimo esperto del tempo di Acidemia Propionica. La sua equipe avrebbe dovuto collaborare con il chirurgo durante l’operazione per quanto riguardava la dieta, visto che questi bambini non possono restare a digiuno per lungo tempo.

Quando partimmo per Parigi Simone aveva circa una anno: era un bambino vivacissimo che con la Sua nascita aveva portato un regalo a tutti: tanto aiuto a Davide che, responsabilizzato dal fatto di essere il fratellino più grande, fece tanti progressi; tanta gioia al papà Massimo che, con due maschietti, pensava già ad organizzare partite e tornei a tennis; tanta felicità ai nonni che sempre presenti e provati da tante difficoltà e sacrifici, vedevano in questo bambino il rifiorire della vita e della speranza. A me aveva fatto il regalo più bello: i Suoi due occhietti, vispi ed allegri, incorniciati da tanti bei riccioloni castani, mi seguivano sempre con tanto amore facendomi sentire protetta e le Sue gambette, agili e forti, facevano andare a spron battuto il girello, ricordandomi la Sua presenza in ogni momento. Simone era proprio “speciale”, come dicevo spesso alla nonna Alfreda.

Quello che sopportò Simone a Parigi è indescrivibile e, quando ritornammo, nonostante l’intervento fosse riuscito, le cose non andarono per niente bene. Il richiamo delle vaccinazioni, che secondo i medici non avrebbe causato nessun problema, fu il colpo finale e, il 28.09.1997 morì per arresto cardiaco.