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Testimonianze
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In questa pagina sono raccolte le testimonianze degli amici di Davide. |
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Davide, con
la sua semplicità, si
identificava con la quercia: aveva dei valori profondi come
le radici di questa pianta, e
questo gli dava tanta forza e saggezza. |
La prof Adriana Giussani, attraverso la sua profonda
testimonianza, si rivolge a Davide ripercorrendo questi ultimi due anni … “insieme
a Lui” 16 Agosto 2009 Caro Davide, scriverti oggi è più facile e, nonostante la commozione, mi sento più
serena e riesco a pensarti con intensità e insieme con dolcezza. Ti confido
il motivo di questo stato d’animo nuovo: ti conosco sempre di più e meglio.
Davvero tu non sei più per me solo uno dei più cari alunni, quello che mi ha
dato le maggiori lezioni di vita e mi ha
sollecitato a cambiare e a migliorare. Tu ora sei una presenza unica:
spesso parlo di te e con te perchè il rapporto di amicizia con i tuoi mi ha
rivelato così tanti particolari che
mi pare di essere proprio entrata nel mondo delle famiglie Carbone - Melotti
e ho scoperto i tuoi gusti, abitudini,
parole, gesti. Ma anche a chi non ti ha conosciuto è bello raccontare chi sei stato,
anzi chi sei. Vedi, una prof. di lettere deve stare attentissima ai tempi dei
verbi: chi sei è il tempo giusto,
perchè ora tu sei in tutti coloro che ti hanno amato ed apprezzato (elenco
lunghissimo!). Ora conosco anche il gesto con cui accompagnavi le cose che ti
piacevano o i successi. Adesso però hai anche nuovi amici e ciascuno ti pensa con modalità
proprie: c’è chi ti ricorda partecipando alle gare di sci di fondo, di golf o alla camminata sui tuoi sentieri,
c’è chi scrive pensieri pieni di affetto e di ammirazione per te e i tuoi
genitori, chi collabora con gesti concreti, individuali o collettivi, alle tante
attività che l’Associazione
organizza. Il tuo papà ha vinto da poco per te, Simone e Luca il torneo di golf: ha giocato con la
carica e la motivazione che la tua protezione sa dare. Tu sei con noi a scuola e
tanti studenti si sorprendono e si commuovono sentendo la tua storia; sei
nelle note di un bel pezzo musicale che
un musicista ha composto per te e suonato nella chiesa di San Giorgio,
dove un coro speciale ti aveva già
dedicato un concerto che ha riempito di commozione e di intensità i
tantissimi ascoltatori. La tua foto e il tuo pensiero sulla vita (che non cessa
mai di stupirmi) hanno fatto il giro del mondo nello zaino del dr. Lo Curto,
che ti aveva colpito per la sua scelta di volontariato. Insomma, Davide caro, tu e i
tuoi fratellini siete diventati un po’ “figli“ di molte persone perchè i
vostri genitori sono riusciti a “sublimare” il dolore atroce della vostra
perdita nella dimensione più alta dell’amore oblativo (sei tu ad avere
parlato di dono!). Certo è un discorso difficile, ma tu hai sempre capito
cose che altri non percepivano nemmeno ed ora per voi è tutto chiaro, perchè
l’amore totale e senza fine è il vostro orizzonte. Se un ricercatore brillante ed appassionato lavorerà in un
laboratorio per sconfiggere l’acidemia propionica, se la speranza diviene
concreta, il merito è tuo, della tua forza e protezione ma anche del coraggio
tenace dei tuoi genitori, che hanno costituito ”La vita è un dono” con
l’apporto amoroso e generoso dei nonni ai quali eri tanto affezionato. Anima
di tutto è la mamma: se anche scrivessi dieci pagine non riuscirei a dirti ciò che penso di Lei
(sono certa che mi rimprovererà, sostenendo che esagero, ma io so che tu sei
d’accordo con me). Quante cose vorrei dirti ancora, ma a te, che conosci i nostri limiti
e insieme i nostri sforzi, chiedo aiuto e protezione: ne abbiamo proprio
bisogno. Con vero affetto. ADRIANA Ps.”Terra e cielo” è il titolo della mostra che il nonno Giorgio
e Giorgio, mio marito, ti dedicheranno...
così davvero ci sentiamo più vicini, noi qui e voi lì, a testimoniare che la
forza dell’amore può davvero unire tutto. |
Lo SKI
POOL BRIANZA, al momento della consegna del ricavato della gara di Sci di
Fondo del 4-1-2009 a Valbondione, ci scrive: Anche in questo secondo anno della manifestazione organizzata in
memoria di Davide vogliamo continuare a sostenere la Vostra
Associazione con il nostro contributo e affetto SKI POOL BRIANZA |
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Lo SKI
POOL BRIANZA, al momento della consegna del ricavato della gara di Sci di
Fondo del 29-12-2007 a Valbondione, ci scrive: “Perché la vita venga vissuta fino in fondo e al meglio” come Davide ci ha suggerito, con questo nostro piccolo
contributo, vogliamo far capire a tutti Voi quanto Vi siamo vicini. Con affetto ed amicizia SKI POOL BRIANZA |
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Pubblichiamo
i testi dei ricordi dei compagni e degli insegnanti di Davide Davide
è stato per me un amico particolare, diverso dagli altri. L'ho conosciuto
durante il primo anno scolastico delle medie. Mi sono accorto che aveva
problemi di salute, ma ho avuto subito voglia di conoscerlo e mi sono reso
conto che era un ragazzo timido, ma anche solare, divertente, educato, con
tanta voglia di conoscere i suoi nuovi compagni ed era anche molto curioso di
apprendere nuovi concetti su tutti gli argomenti trattati in classe. Mi è
apparsa subito evidente la sua passione per la geografia , visto che aveva
tanta voglia di conoscere i luoghi dove io ero stato. Gli piaceva molto anche
giocare, ma il calcio e il basket per lui erano molto faticosi ed allora
passavamo a giochi più tranquilli. Ho saputo della malattia
dalla sua mamma , un pomeriggio in cui ero da lui, ma in un momento in cui
era assente. Non avevo capita la gravità
della situazione perché anche quando lui iniziava a stare male faceva di
tutto per mascherare la sua sofferenza.
Anche quando non siamo più
stati in classe insieme lo cercavo per parlargli durante l'intervallo. Davide ha pensato a me
lasciandomi i suoi libri e le sue carte geografiche degli stati. Ho molto apprezzato il suo
gesto. Mi
manca molto. Matteo Anzani |
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Mi piace ricordare Davide in
modo semplice perché così era e sempre rimarrà. Lo ricordo a scuola, alle elementari:
una classe piccola dove si conosceva tutto di tutti, una classe
"speciale" per la presenza di Davide. Lo ricordo all' intervallo,
quando giocavamo a nascondino o a rincorrerci per tutto il prato: Davide
giocava con tutti, senza badare all'età o ad altro. Per lui è sempre stato
facile fare amicizia: bastava essere naturali e spontanei. Lo ricordo poi durante le
lezioni alla scuola elementare, nelle interrogazioni di storia o di
geografia: lui sapeva sempre tutto e non si stancava mai di studiare. Ha
sempre dato il meglio di sé. Tutti nella scuola eravamo (e
siamo rimasti) suoi amici: era disposto ad aiutarci e noi cercavamo di fare
altrettanto. Anche al di fuori della
scuola, Davide è sempre stato amico di tutti. Ci invitava alle sue feste di
compleanno ed era felice se anche noi lo eravamo. Mi preoccupavo quando mancava
da scuola e a casa mi chiedevo cosa gli fosse successo ma sapevo che era la
sua malattia che lo costringeva ad assentarsi. Per fortuna dopo tornava e mi
rispuntava il sorriso perché anche lui sorrideva e se gli chiedevi come stava
lui rispondeva sempre "Tutto bene, grazie". Cercava sempre di
essere forte per sconfiggere la sua malattia. Anche negli ultimi mesi di
scuola media ho capito che Davide ha sempre lottato contro quel male con
tutte le sue forze e con tutta la sua volontà. Anche quando era chiaro che
non poteva affrontare una situazione o semplicemente un esercizio nell'ora di
educazione fisica lui tentava sempre, ci provava e non si arrendeva fino a
quando qualcuno lo fermava. Persino in classe Davide dava
il massimo in ogni materia, anche in quelle che gli piacevano meno. Mi
ricordo le verifiche orali di geografia in cui Davide esponeva tutto
l'argomento con la massima precisione e quindi prendeva sempre un bel voto. Davide sei una persona
speciale e lo rimarrai per sempre, ti ricorderò come mio amico e ti custodirò
nel mio cuore insieme ai tuoi insegnamenti sulla forza di vivere e di lottare
per il bene e per la vita. Caterina Fontana |
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8
anni fa, nella Scuola Elementare di Proserpio, ho incontrato DAVIDE, una
persona dalle mille risorse!!! Con
DAVIDE ho passato i migliori anni della mia vita e momenti indimenticabili.
Io e lui potevamo definirci “fratelli” perché ognuno aiutava l’altro nei
momenti più difficili e abbiamo litigato raramente!!! Quando
eravamo alle elementari facevamo la gara a chi prendeva i voti migliori e
vinceva sempre lui, nonostante le numerose fatiche che doveva fare. Arrivati
alle medie mi ricordo che DAVIDE, nonostante i rimproveri dei professori, mi
suggeriva nelle interrogazioni quando ero interrogato ed io lo ricambiavo!!! Lui
per me era un esempio da seguire ed anche adesso che lui non c’è riesco a
percepire i suoi consigli e a metterli in atto. Grazie a lui adesso sono in
prima superiore e sto avendo ottimi risultati. Io
non ho mai sentito nessuna persona lamentarsi di DAVIDE; si poteva definire
un pezzo di pane pronto ad aiutare tutti. Penso che, come ha lasciato in me
ricordi fantastici e numerosi “trucchi” per la vita, li ha lasciati anche a
tutti quelli che lo conoscevano. Nei
mesi di assenza di DAVIDE io ho pregato molto per lui e sto pregando
tutt’ora. Adesso
DAVIDE è su in cielo che ci guarda e ci dice di impegnarci fino in fondo,
questo messaggio l’ ho colto in pieno ed ogni giorno seguo i suoi consigli!!! Questa
lettera mi dà modo di far capire a chi legge che DAVIDE, anche se non sembra,
ci osserva e vuole che il suo ricordo ci lasci la chiave della vita!!! Luca Perticaro |
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Davide è sempre stato un grande amico ed un buon compagno, capace di divertire, perfino nei momenti più difficili, con quel suo sorriso contagioso. E' sempre stato pronto ad
aiutare, anche quando avremmo dovuto essere noi ad aiutare lui. Nonostante i
suoi problemi si impegnava moltissimo a scuola e riusciva a fare tutto quello
che facevano gli altri mettendoci il doppio dell' impegno, tanto che a volte
la sua malattia sembrava non esserci. Secondo lui la vita può
essere definita come “un dono che ci viene dato da Dio e noi dobbiamo viverla
fino in fondo e al meglio”. Per questo non bisogna fermarsi di fronte ai
problemi quotidiani, ma bisogna affrontarli con serenità. E nemmeno bisogna
pensare che una persona non sia qui con noi solo perché è morta: basta
ricordarla tutti i giorni per farla vivere, infatti la vita ci è data anche
dagli altri. Ciao Davide! Luca Trombetta |
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Caro Davide, ieri ho avuto l'occasione di
ascoltare la tua mamma che parlava ai ragazzi di terza media e raccontava di te
con una notevole forza d'animo. Dalle sue parole traspariva una grande
serenità che, sono sicura, tu la stai aiutando ad avere. Mi piace immaginarti mentre
giochi a calcio con gli angioletti nei “campi del cielo” e pensarti con il
viso radioso mentre realizzi un goal. Si, perché tu hai sempre avuto il
sorriso stampato sul volto e degli occhi così espressivi che bastavano da
soli a far capire il tuo stato d'animo. Ci sono tanti momenti nella
vita scolastica che mi fanno pensare a te. Quando chiedo agli alunni di fare
mentalmente un calcolo, tu sei lì con la tua manina alzata che ti guardi in
giro per vedere se sei stato il primo. Quando scopri di essere l'unico i tuoi
occhi brillano di gioia e le tue risposte arrivano puntualmente esatte. In questi giorni sto
spiegando ai ragazzi di terza media i teoremi di Euclide. Ti ricordi quando
l'anno scorso ti sei fatto interrogare e per arrivare al tuo traguardo più
ambito ti eri imparato a memoria tutta la dimostrazione dei teoremi, e che
felicità quando alla tua domanda: "Cosa ho preso?" ti sei sentito
rispondere: "Ottimo, hai saputo tutto!"? Del resto tu studiavi
molto e quindi eri sempre pronto a farti interrogare per evitare a qualche
tuo compagno "non preparato" di prendersi un'insufficienza. Mi mancano molto le nostre discussioni "calcistiche”. Questo anno con tutte le vittorie che la tua Inter sta accumulando ti saresti rifatto su di me e sui "trascorsi" vittoriosi della Juve. Non è che da lassù ci stai mettendo uno zampino per far realizzare qualche goal alla tua squadra? Mi sembra di sentire la tua vocina squillante mentre fai la radiocronaca delle partite dell'Inter e l'urlo di gioia che lanci tutte le volte che vince. Da quando in terza media hai
avuto problemi di vista sei sempre stato nelle mie preghiere e ancora adesso
non passa giorno che non mi ricordi di te. Ora però Davide sono io che ho
bisogno del tuo aiuto perché possa continuare a fare bene il mio lavoro come
tu hai sempre fatto il tuo. Davide caro, tu puoi essere
soddisfatto perché nella tua pur breve vita hai saputo farti voler bene da
tutte le persone che hanno avuto la fortuna di conoscerti, che ti porteranno
sempre nel loro cuore e parleranno di te ad altri, che a loro volta
impareranno a conoscerti e a volerti bene e così tu continuerai ad essere
vivo accanto a noi. Ciao Davide Prof. Fanny
Galbiati |
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Voce segreta di una notteLa sera, quando cala il sipario su ogni nostro giorno mi sembra che il cielo si faccia girandola di stelle per disegnare ogni volta il tuo sorriso, la tua voce fa un altro giro nel labirinto della memoria e poi...silenzio. Allora la potenza del ricordo diventa veicolo di fiducia e speranza e, come una nota danzante, sfiora il mio sonno augurandomi la buona notte. Prof. Elisabetta
Sacchi |
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Ricordo di un’insegnanteDavide è stato un ottimo
alunno, dotato di tutte quelle qualità che ogni insegnante vorrebbe nei suoi
studenti: grande voglia di apprendere cose nuove, che lo stimolava ad una
attenzione continua e ad una partecipazione costruttiva; determinazione
nell'assolvere i suoi doveri scolastici, anche quando le sue condizioni di
salute non gli erano favorevoli; massimo impegno nello svolgimento di tutte
le attività proposte sia in classe sia a casa. Mi piace però ricordare
Davide anche per tre aspetti delta sua personalità relativi all' amicizia
allo sport e, soprattutto, alla famiglia. Davide aveva un profondo
senso dell'amicizia. Un episodio successo in classe mette in evidenza questo
aspetto. Davide era stato la causa involontaria di una nota data a un suo
compagno sul registro di classe e in quella circostanza lui era andato subito
a chiedere scusa all'amico, che però non gli aveva parlato più per tutta la
mattina. Il suo commento in quella occasione era stato: "Per quello che
ho fatto provo rabbia, dolore, tristezza perchè non è questo il mio
carattere”. Tutto si è risolto comunque nel corso della giornata perchè
l'amicizia che li legava era un sentimento molto forte. Davide era un grande tifoso interista
e io una juventina di vecchia data. Il massimo della sua felicità era quando
il lunedì ci vedevamo dopo una vittoria dell'lnter e/o una sconfitta della
Juve (soprattutto se contro l'Inter). Non aveva neanche bisogno di parlare:
il suo largo sorriso e la luce che traspariva dai suoi occhi parlavano per lui. In nessuna occasione però si era
mai lasciato andare ad espressioni di intolleranza nei confronti dei suoi
avversari: la critica sì, ma senza nessuna animosità o cattiveria. In questo
Davide dovrebbe essere da esempio. Davide ha avuto la fortuna di
nascere in una famiglia in cui era fortemente voluto, amato, che gli ha
trasmesso degli straordinari valori che lui prontamente ha recepito e fatti
suoi. Per lui la famiglia rivestiva un ruolo talmente importante che in un
tema aveva avuto modo di scrivere, e qui cito le sue esatte parole:
"Spesso io per primo quando va male o quando non riesco a fare qualcosa
penso di essere sfortunato e penso che questo sarà capitato anche ad altri.
Non ci rendiamo conto che quelli sfortunati sono quelli che non hanno la
famiglia, la casa, gli affetti delle persone care". Ai genitori di Davide va un grazie di
vero cuore per aver avuto il coraggio di metterlo al mondo e averci così dato
la possibilità di conoscerlo per esserci da esempio in tanti momenti della
nostra vita. Prof. Fanny
Galbiati |
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Don
Sergio, parroco di Pontelambro, dove Davide ha abitato dalla nascita ai 10
anni, ha pubblicato la poesia composta da Davide quando frequentava la prima
media |