VISITA AL BAMBIN GESÙ

Pubblichiamo la testimonianza di Emanuela e Oscar, due amici e soci della nostra Associazione, che ci hanno accompagnato all’incontro svoltosi il 14 novembre all’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù di Roma, per fare il punto sullo stato di avanzamento del nostro progetto di ricerca.
Entrare in un ospedale è sempre un’esperienza poco piacevole,entrare in un ospedale per bambini è ancora più dura. Noi lo abbiamo sempre fatto in punta di piedi, per cercare di non risvegliare antichi dolori che restano in sordina…dentro,e,quando meno te lo aspetti, ti esplodono addosso. Siamo contenti che le vostre aspettative, che sentiamo anche un poco nostre (come amici e soci), abbiano avuto le risposte che desideravate. I dottori Martinelli, Dionisi Vici e Locatelli, ci sono sembrati molto seri e riconoscenti verso l’associazione; di sicuro hanno capito come siete, ”delle macchine da guerra” vi hanno definito, e quello in cui forse non speravano quando vi siete presentati pochi anni fa, ora ce l’hanno davanti agli occhi: un’associazione viva, che sa perfettamente dove vuole arrivare, che ha un sacco di persone che collaborano, che non si ferma davanti a nulla. In modo particolare il dottor Martinelli, il vostro dottore (come vi piace definirlo), ci è sembrato perfettamente in sintonia con lo spirito che guida i passi di questa vostra grande sfida: serietà, caparbietà, instancabilità; il tutto con molta umiltà, nonostante gli importanti risultati scientifici e le pubblicazioni a livello internazionale. La targa dell’associazione che sarà esposta in reparto dà la possibilità a voi di essere più vicini a chi ne ha realmente bisogno e permette a ”La vita è un dono“ di ampliare i suoi orizzonti. L’impegno che vi siete assunti per la strumentazione di laboratorio è molto oneroso; ma siamo sicuri che quegli occhioni azzurri chiameranno a raccolta tutti noi volontari che in questi anni, grazie a voi e con voi, abbiamo creduto e voluto che tutto questo fosse possibile…per voi, per Davide, per tutti i bambini che hanno diritto ad una vita migliore.
Grazie ancora!

Con tanto affetto
Lela e Oscar